Guido Lucchini
#139410 / vista 4571 vecesGuido Lucchini, nato a Rimini il 2 aprile 1925. Da ragazzo abitava nel Borgo di San Giuliano, ma poi trasferito a San Giuliano Mare, nella sua "Barafonda", a cui ha dedicato un libro di poesie e ricordi nel 1996. Ha pubblicato altri tre libri: “Remin e pu piò” (1994), “Vent’anni di teatro dialettale” (1993), “Raconta Remin, raconta” (2004). Le commedie più note: Turin int ti suldé, E mat dla castlàza, La sunambula, E Pizardon dal stèli, La butèga ad pitron, La fein de mand, Aspitè l'è cumè murì, La società de fiòr, E bambòz, Zvanì (Giovanni Pascoli), O la va o la spaca, Baraca e buratéin, La rufianèda, E’ bdoc arfàt, La cabala, Pòri Pantalon, Pori bigoti, Campeni in amor, Padron e cuntadein, La prova de fògh (Bruneri o Canella?), Al doni de port, Ades o mai piò, Bagnino Gastone, La piazèta dal purazi, La vita l’è tott una cumedia, Un uspidel tott da rid, Pori dievul, Un caplèn pursia, E pustein dla Barafanda, L’ultme cuntadein, Chal doni d’una volta, Mort un Pèpa séta un ent, E’giudizie universel."Classe 1925, capelli bianchi, occhi che sorridono, voce dolce: che legga le sue poesie o che racconti di una delle sue tante commedie ambientate nei borghi di Rimini, Lucchini riesce ad affascinare l’ascoltatore come solo sapevano fare i nonni di una volta. I suoi testi sono i più rappresentati anche fuori dai confini regionali. “I miei lavori sono abitualmente portati in scena da una quindicina di compagnie riminesi – elenca soddisfatto – Ma anche da tre di San Marino ed altre di Bagnacavallo, Granarolo Faentino, Forlì, Pesaro." ” Alcuni versi della sua poesia “Invece me” spiegano ancor meglio quest’ultimo concetto e chiamano al cuore un sincero augurio di lunga salute per il nostro autore: “Scriv u m’fa ste bein, e sa stàg bein a scriv (scrivere mi fa stare bene, e se sto bene scrivo)”. Un brindisi alle prossime quaranta commedie! E' trataròl E' va zo par la marèina ch'l'è ancora scur schelz, se su cròch atorna la vita, i calzun invrucèd sòra al znòci la berba langa. Una cima smorta tra j àbre e grinzi neri un po' d'impartòtt, cumè che i veint, e' sol, e' fred, al buraschi, a gl'avess scavè e' monumeint ma la fadiga. Il trattarolo Va giù per la marina che è ancora buio, scalzo, con il suo crocco attorno alla vita i calzoni arrotolati sopra le ginocchia, la barba lunga. Un mozzicone di sigaretta fra le labbra e rughe nere un po' da tutte le parti come se i venti il sole, il freddo, le burrasche, avessero scavato il monumento alla fatica. (poesia di Guido Lucchini) Rimini, 18.12.2012 I riminesi: Massimo Tamburini re delle moto e Guido Lucchini operaio appassionato di dialetto (commediografo dalla Barafonda), il 18 dicembre saranno insigniti, durante la cerimonia dei “Saluti di Fine anno”, della massima onorificenza della città di Rimini, il Sigismondo d’Oro 2012. Si tratta di una targa in oro che raffigura Sigismondo Pandolfo Malatesta, attribuito annualmente come riconoscimento a cittadini riminesi e non, che si sono distinti con la loro attività, onorando la città di Rimini.
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comentarios (2)
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Kestutis, on 13 13+00:00 January 13+00:00 2014 reportar contestar applause 0
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edda von sinnen, on 18 18+00:00 November 18+00:00 2012 reportar contestar applause 0